Tutta la comunità ha voluto testimoniare la propria vicinanza alla 33enne accoltellata dall’ex il 13 ottobre
La comunità di Canicattini Bagni ieri sera ha raccolto l’invito del Sindaco Paolo Amenta, dell’Amministrazione e di tutto il Consiglio comunale, maggioranza e minoranza insieme, e si è fermata per partecipare al corteo silenzioso
per dire con forza il proprio “No” alla violenza di genere, alla violenza sulle donne.
Il corteo è stato anche l’occasione per augurare una pronta guarigione a Carola, la giovane mamma 33enne di due bambini, aggredita e ferita a coltellate, lo scorso 13 ottobre, dal suo ex, un uomo di Avola con la quale aveva interrotto un relazione.
Presenti singoli cittadini, Istituzioni, associazioni, la Scuola, le Comunità parrocchiali i presìdi di legalità, le Forze dell’ordine e i Centri Antiviolenza: hanno attraversato la città dal Palazzo Municipale sino piazzetta Dante Alighieri, spazio da anni simbolo dell’impegno di Canicattini Bagni contro il fenomeno della violenza sulle donne.
Presenti anche il sindaco di Avola, Rossana Cannata, accompagnata da alcuni consiglieri della sua città, il presidente del Libero Consorzio di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, e i parroci Don Marco Ramondetta della Chiesa Madre e Don Maurizio Casella della Chiesa Maria SS. Ausiliatrice.
“Nell’esprimere la piena condanna di un atto violento che ha turbato tutta la nostra Comunità – ha detto il sindaco Paolo Amenta – dobbiamo interrogarci sulla recrudescenza della violenza e della rabbia sulle donne e creare un argine attorno ad essa.
Tutto ciò lo possiamo fare se restiamo insieme, se rafforziamo il nostro senso di Comunità e nel contempo ribadiamo ad alta voce che le donne a Canicattini Bagni non sono sole, accanto a loro hanno le Istituzioni comunali, i Servizi Sociali, l’Amministrazione, il Consiglio comunale, le Forze dell’Ordine, le Comunità parrocchiali, i Centri Antiviolenza, le Associazioni e tutta la loro Comunità.
Vanno riviste anche le norme, perché se spingiamo le donne al coraggio della denuncia, bisogna poi essere conseguentemente rapidi nel garantirne la tutela.
Credo che questa sera Canicattini Bagni – ha concluso- abbia scritto una nuova pagina, assumendosi la responsabilità di creare le condizioni affinchè fatti come quelli che la città ha già vissuto nel passato, Lauretta Petrolito nel 2028 e Maria Ton nel 2014, e quanto accaduto a Carola, non abbiamo più a ripetersi.”
Solidarietà e vicinanza alla vittima dell’aggressione quella testimoniata dal sindaco di Avola, Rossana Cannata.
“Siamo tutti sconvolti – ha affermato – e ci chiediamo come abbia potuto verificarsi un fatto del genere e cosa fare affinché non si ripeta. Dobbiamo dire alle donne di avere il coraggio di chiedere aiuto di non restare in silenzio e nel contempo pretendere la giusta punizione per chi sbaglia».
Importante interrogarsi sulle cause, dove e in cosa si sta sbagliando, per il presidente del Libero Consorzio di
Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, lavorando per recuperare il senso di essere “agenzia sociale” e riacquistare quell’umanità che porta ad interrogarsi su cosa accade al proprio vicino, al prossimo.
Presenza costante su territorio a garanzia e tutela delle donne e dei cittadini, quella che hanno ricordato nei loro interventi il Vice Questore aggiunto Giuseppe Di Majo e il capitano dei Carabinieri Mirko Guarriello.
Un’emergenza sociale e culturale che va affrontata insieme, quella della violenza di genere e sulle donne, alle quali bisogna garantire sicurezza e sostegno, hanno sottolineato le rappresentanti dei Centro Antiviolenza “Ipazia” e del Centro Antiviolenza dell’Ass. Work in Progress, insieme alla Galleria Etnoantropologica – Presidio di Legalità di Canicattini Bagni.
Una Comunità solidale quella di Canicattini Bagni che non lascia indietro nessuno e accompagna con mano
tutti, soprattutto i più fragili, hanno rimarcato Don Marco Ramondetta e Don Maurizio Casella.
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