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Turismo, a settembre crescita dei soggiorni negli alberghi. Persiste il calo degli italiani

settembre

Il mercato straniero ha riservato un incremento del 6,9% rispetto al 2024, di contro quello italiano una flessione del 23,7%

Buona a settembre la crescita dei soggiorni negli alberghi di Siracusa, anche se calano le presenze degli italiani.

Così Giuseppe Rosano, presidente di Noi albergatori commenta i dati forniti dall’ Osservatorio turistico regionale e Istat e successivamente elaborati dalla sua associazione.

“Le presenze totali (italiani e stranieri) sono state 159.006 –6,3% sul 2024, quando erano 169.700 e la flessione – spiega Rosano – è dovuta principalmente al mercato domestico, che ha sommato 55.935 pernottamenti –23,7% sull’anno precedente, contando 73.285. Il mercato straniero ha riservato, invece, una buona crescita +6,9% sullo scorso anno, totalizzando 103.071. Nel 2024 gli alberganti internazionali erano 94.415.

Se approfondiamo l’andamento totale dei flussi turistici del periodo gennaio-settembre 2025, aggregando soggiorni di connazionali e forestieri – prosegue Rosano –  troviamo un numero confortante di alloggiati 1.024.813.  L’anno passato, nello stesso arco temporale di nove mesi, erano 1.036.301. Quindi, la perdita è stata di -11.488, uno scarto di appena meno 1,1%.

Ne consegue che un discreto recupero c’è stato, ma non sufficiente per insabbiare l’andamento avverso registrato a giugno e agosto.

Siracusa si è ben difesa, grazie al mercato internazionale, che ha visto primeggiare: statunitensi, inglesi, tedeschi, francesi e spagnoli.

A seguito di un’indagine mirata negli alberghi associati, è emerso che anche a settembre, così come nei mesi precedenti, sono stati gli hotel a trainare in maggior misura i pernottamenti, incrementando i ricavi rispetto allo scorso anno, ottimizzando pure la permanenza media.

A scontare la flessione – desume il presidente di Noi Albergatori – potrebbe essere stato il settore extralberghiero: B/B, case vacanze, affitti brevi ecc.

Di certo, siamo in grado di affermare che in città, a settembre, è transitato un turismo personalizzato, lento, incentrato alla ricerca di esperienze esclusive, amalgamando un target di viaggiatori alto spendenti, particolarmente interessati al patrimonio archeologico, artistico e culturale, attratti dalla nostra enogastronomia, soffermandosi ad ammirare le bellezze di Ortigia e non solo.

Sul calo delle presenze degli Italia – aggiunge – continua a pesare la persistente riduzione del potere di acquisto e conseguentemente delle vacanze della classe media italiana.

Per l’ultimo trimestre dell’anno con le prenotazioni già confermato a ottobre negli hotel si prospetta un trend positivo. Appaganti le previsioni pure per novembre e dicembre.

È evidente che – conlude Rosano – ove l’amministrazione comunale mettesse in programmazioni eventi culturali attrattivi tesi a richiamare in primis il mercato regionale, distinguendosi a elargire servizi e agevolazioni per valorizzare l’offerta turistica, Siracusa potrebbe sommare un maggior numero di ospiti nel periodo autunno-inverno, grazie anche agli hotel che offriranno tariffe calmierate”.

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