Per accertare eventuali responsabilità e sollecitare l’adozione di misure correttive urgenti
Una formale richiesta di attivazione di una verifica ispettiva e delle procedure disciplinari nei confronti della Direzione Generale dell’Asp di Siracusa è stata presentata da Luca Cannata, vicepresidente della Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati, alla Presidenza della Regione Siciliana, all’assessorato regionale alla Salute e al Ministero della Salute.
Riguarda la gestione dell’emergenza ambientale seguita all‘incendio Ecomac del 5 luglio scorso.
“La provincia di Siracusa – afferma il parlamentare di FdI – è collocata all’interno di un’area industriale ad alto rischio ambientale, già oggetto di attenzione da parte delle autorità nazionali per i livelli di inquinamento e per le emergenze sanitarie ricorrenti.
Le disfunzioni e le omissioni riscontrate – sottolinea – risultano pertanto ancor più allarmanti, perché dimostrano una carenza di preparazione e coordinamento che, in caso di incidente industriale su larga scala, potrebbero determinare conseguenze gravi e irreparabili per la popolazione esposta.
Nonostante le rilevazioni ufficiali trasmesse da Arpa Sicilia, che hanno evidenziato valori allarmanti di diossine, furani e Ipa nell’aria e nel suolo – spiega Cannata – l’Asp di Siracusa non ha fornito comunicazioni ufficiali tempestive, non ha attivato protocolli sanitari strutturati, e non ha risposto adeguatamente alle richieste istituzionali, lasciando cittadini e amministratori in un vuoto informativo inaccettabile”
Da qui la richiesta di una verifica ispettiva “per accertare eventuali responsabilità e sollecitare l’adozione di misure correttive urgenti“.
A difesa dell’operato del Direttore generale interviene il deputato regionale, Carlo Auteri.
“Dal suo insediamento, Alessandro Caltagirone ha introdotto una serie di iniziative importanti – evidenzia – come la ristrutturazione del pronto soccorso, la digitalizzazione dei servizi sanitari e il lancio di nuovi progetti a sostegno della salute mentale, tutti finalizzati a garantire maggiore efficienza e risposte tempestive alle necessità del territorio.
C’è ancora molto da fare prima di poter parlare di una sanità a misura di paziente, è vero, ma è anche vero che rispetto a quando l’Asp era alle prese con problematiche che non venivano mai risolte in modo concreto, oggi abbiamo un dirigente che ha saputo dare nuova linfa all’organizzazione sanitaria”.
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