Si partirà alle 9 dal campo scuola Di natale per arrivare fino alla Prefettura
Dopo la proclamazione dello sciopero generale dalla Cgil nazionale, a seguito dell’abbordaggio di Israele delle navi della Global Sumud Flottilla, arriva notizia della manifestazione organizzata a livello provinciale.
La Cgil ha organizzato un corteo che partirà alle 9 dal Campo Scuola Pippo Di Natale per arrivare davanti alla Prefettura.
Alla manifestazione prenderanno parte tutte le organizzazioni sindacali – eccezione fatta per Cisl e Uil – le associazioni pro-Pal, gli studenti, la società civile.
“Naturalmente – precisa Franco Nardi, segretario generale della Cgil di Siracusa – durante le ore dello sciopero saranno garantiti i servizi essenziali”.
Il comando della Polizia municipale sta predisponendo specifici servizi: i vigili urbani sono chiamati a occuparsi della viabilità e dovranno interrompere il transito della auto al passaggio del corteo.
Esso partirà dall’area del campo scuola “Pippo Di Natale” e poi sfilerà lungo viale Teracati, corso Gelone, via Catania, corso Umberto, largo XXV luglio per concludersi in piazza Archimede.
In considerazione dell’ampia partecipazione prevista dagli organizzatori, la Polizia municipale raccomanda ai ciittadini di utilizzare il meno possibile le auto private dalle 8,30 alle 14 e di evitare di avvicinarsi alle strade percorse del corteo.
Intanto per questa sera, dalle 20 la Cgil provinciale ha organizzato un flash-mob davanti all’ingresso dell’ospedale Umberto I per ricordare il personale sanitario che ha perso la vita a Gaza, i cui nomi saranno letti in una sorta di staffetta nazionale.
Intanto una delegazione della Cgil provinciale il 4 ottobre parteciperà all’iniziativa a carattere nazionale convocata dalle associazioni palestinesi a Roma.
“La Cgil ritiene necessario intensificare la mobilitazione per una serie di motivazioni – spiega Franco Nardi, segretario generale della Cgil di Siracusa – a partire dallo stop al genocidio del popolo palestinese al sostegno alla Global Sumud Flotilla”.
“Ma non solo – spiega ancora Nardi – sul tavolo anche il contrasto alle politiche di riarmo del governo italiano, dell’Unione europea e della Nato (incompatibile con i valori di democrazia e di pace) alla costruzione di un’alternativa all’economia di guerra basata su una vera riforma fiscale contro l’evasione e tassando ricchezze, profitti e rendite, per sostenere un aumento dei salari e delle pensioni, ma anche la cancellazione delle leggi che producono la precarietà del lavoro, investimenti nella sanità e per la non autosufficienza, nell’istruzione pubblica, in politiche industriali ed abitative innovative e sostenibili, nonché per garantire la sicurezza sul lavoro e per superare la pratica del subappalto e del lavoro nero”.
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