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Regolamentazione e controllo nei porti di Siracusa: la richiesta alla Capitaneria

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Si tratta di interventi mirati alla tutela delle attività sportive

“Incisivi provvedimenti di regolamentazione e controllo nei porti di Siracusa“: la sollecitazione alla Capitaneria di porto arriva con nota formale da parte dell’avv. Corrado V. Giuliano, socio della Lega Navale Italiana alla luce di  episodi registrati il 14 e 15 luglio al Porto Grande, al Porto Piccolo e alla Darsena, per i quali è già stata presentata una  denuncia-querela e una denuncia sportiva.

Nel primo caso, quello del 14 luglio,  si tratta di aggressione e minacce ad un gruppo di canottieri e ad un  istruttore da parte delle persone a bordo di un natante.

Il secondo caso, il 15 luglio, riguarda un incidente tra un Sup e la Pilotina del Porto.

Da qui uma serie di richieste avanzate alla Capitaneria: la prima riguarda la disposizione che tutti i mezzi a motore e le barche turistiche possano attraversare il canale della Darsena solo per transito, vietando ogni operazione di imbarco/sbarco turisti nella Darsena eriservando tali operazioni ad aree apposite, segnalate e regolamentate.

La seconda riguarda l’assegnazione di una nuova postazione alle attività dedicate alla locazione delle imbarcazioni che allo stato sono all’interno della darsena con ingombro e pericolo per la navigazione intena ed a remo.

La terza richiesta è l’istituzione e la segnalazone di “percorsi blu” e zone riservate alle attività sportive (canoa, SUP, canottaggio), regolando precedenze, distanze di sicurezza e limiti di velocità, con divieto di accesso alle aree sportive ai natanti a motore durante orari/periodi dedicati.

Quindi il rafforzamento della presenza e dell’attività di sorveglianza e controllo nelle aree portuali, anche tramite pattugliamenti via mare e da terra, l’installazione di videosorveglianza nei punti critici e il coordinamento con la Guardia di Finanza per i controlli su natanti, operazioni di trasporto e aree di imbarco/sbarco.

Non manca la richiesta di avviare e concludere le indagini sui fatti del 14 e 15 luglio 2025, individuando i responsabili degli atti violenti, delle omissioni e delle irregolarità segnalate, adottando conseguenti provvedimenti sanzionatori o cautelativi, anche tramite acquisizione di immagini di videosorveglianza.

Infine viene sollecitata l’organizzazione di campagne informative e sessioni di formazione rivolte a tutti gli utenti del porto e la comunicazione urgente delle misure richieste, fornendo motivazioni e tempistiche di attuazione.

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