Versioni di verse sul sopraluogo effettuato nell’impianto
“Sul centro comunale di raccolta di Cassibile narrazione esagerata nei contenuti e non priva di inesattezze”: lo dice l’assessore comunale al Decentramento, Giuseppe Casella, che vive proprio a Cassibile e che difende a spada tratta l’impianto.
“Si tratta in realtà – prosegue l’assessore – di una infrastruttura preziosa per i cassibilesi e di chi risiede nelle contrade marine, che possono così smaltire alcuni materiali senza doversi sobbarcare decine di chilometri fino al Ccr di Targia e che, dunque, contribuisce al decoro e all’igiene complessivi di una vasta area.
La sua apertura, per altro, non è stata calata dall’alto ma è avvenuta dopo un sopralluogo della commissione Ambiente del consiglio comunale che ne valutò la regolarità rispetto ai rifiuti che si intendeva conferire, facendo attenzione che fossero materiali che non producono cattivi odori: carta, cartone, plastica, indumenti, oli esausti e sfalci di potatura prodotti da privati.
Inoltre, proprio per non arrecare disturbo ai residenti di via Rinaldi, l’apertura del Ccr avviene alle ore 10“.
Smentite le accuse sulla presenza di pozzanghere di oli esausti e quella dell’aumento del traffico delle auto che, secondo Casella, è dovuto invece alla presenza nella via di altre attività.
Pronta la replica di un gruppo di consiglieri di opposizione, Damiano De Simone, Cosimo Burti, Sara Zappulla e Ivan Scimonelli, già componenti della III Commissione consiliare.
“Il sopralluogo richiamato dall’assessore Casella è stato effettuato quando il Ccr era già in funzione, e dunque non poteva in alcun modo costituire un passaggio autorizzativo né una valutazione preventiva. Inoltre, alla Commissione non è mai stato chiesto un parere sull’ubicazione né sul funzionamento dell’impianto.
Pur non mettendo in discussione l’utilità di un Ccr – aggiungono – ribadiamo che il problema non è la funzione, ma la collocazione: l’impianto sorge a ridosso delle abitazioni, rendendo la vita quotidiana dei residenti di via Rinaldi rumorosa, difficoltosa e costantemente esposta a rischi”.
In conclusione l’appello ai colleghi di maggioranza: “Non lasciamo ancora una volta soli i residenti di via Rinaldi”.
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