MENU
Articoli in evidenza
l'inchiesta

Indennità restituite, il deputato Luca Cannata non è indagato

cannata

“Dietro questa vicenda – già ieri aveva detto il parlamentare -ci sono ex assessori e avversari politici che non hanno mai accettato la mia crescita”

Il deputato nazionale di FdI, Luca Cannata non è stato iscritto nel registro degli indagati per il caso delle “indennita restituite”.

A febbraio scorso era stato chiamato in causa da assessori e consiglieri del Comune di Avola al tempo in cui  era sindaco.

La notizia era rimbalzata ieri dalle pagine del quotidiano La Sicilia e ripresa dai vari media. Adesso abbiamo acquisito la smentita della Procura: “Non esiste alcun procedimento modello 21” ( è il registro delle notizie di reato a carico di persone note).

Già ieri la reazione di Cannata era stata circostanziata: “Siamo di fronte a un fatto già noto, già commentato e sul quale ho già fornito tutte le spiegazioni. Dietro questa vicenda ci sono ex assessori e avversari politici che non hanno mai accettato la mia crescita e il consenso costruito in modo sano e concreto sul territorio.

Trasformare in reato le collette, e dunque il fatto che ognuno di noi abbia contribuito di tasca propria per fare politica, significa stravolgere la realtà: non c’è stata alcuna forzatura, ma soltanto la normale vita interna di un movimento che si è sempre finanziato con contributi liberi e volontari, come peraltro ammesso dagli stessi avversari sui giornali”.

Chi oggi attacca – conclude – sono gli stessi che in passato hanno tentato di lucrare e fare affari con il Comune, trovando però in me un muro invalicabile”.

© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI