Il sindacato ha richiesto l’invio urgente del Gruppo operativo mobile
Non solo aggressioni agli agenti della Penitenziaria ,ma anche minacce di sommossa nella casa di reclusione di Cavadonna a Siracusa.
La tensione è salita a livelli di guardia Secondo quanto ha denunciato il sindacato Osapp, domenica scorsa si è reso necessario l’intervento di rinforzi della polizia penitenziaria provenienti da Augusta, Catania e dal nucleo traduzioni provinciale.
Durante l’ora d’aria, un detenuto ha addirittura scavalcato le sbarre del passeggio per recuperare un pacco lanciato dall’esterno e, all’arrivo degli agenti, li ha colpiti con delle pietre. Un assistente è rimasto ferito ed è stato portato in ospedale.
Sempre domenica, circa 80 detenuti si sono rifiutati di rientrare nelle celle: sono scesi al piano terra e minacciando una sommossa se le loro richieste non fossero state accolte.
La situazione è rientrata solo dopo l’intervento di agenti provenienti da altri istituti.
Da qui la richiesta urgente di far arrivare a Cavadonna il Gruppo operativo mobile per ristabilire condizioni di sicurezza all’interno del carcere.
L’emergenza iniziata alle 11 circa e terminate alle 18. “Per quel che ci risulta sapere – riferisce Giuseppe Argentino, segretario provinciale Osapp – due detenuti sono stati trasferiti nell’immediatezza.
Finalmente – conclude – la Direzione ha autorizzato il personale di polizia penitenziaria ad applicare le regole d’ingaggio, secondo cui in questi casi il personale si pone in assetto anti sommossa con l’ausilio di caschi, manette, e scudi al fine di riportare ordine sicurezza”
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