Tra gli assolti c’è anche il deputato regionale Carlo Auteri
L’ex sindaco di Priolo, Antonello Rizza, assolto in appello, insieme ad altri 10 imputati nell’inchiesta Qualunquemente, avviata dalla Procura di Siracusa con le accuse di voto di scambio e concussione.
Secondo l’accusa, Rizza, insieme ad alcuni assessori e dirigenti comunali, avrebbe utilizzato fondi pubblici destinati ai sussidi sociali per ottenere consensi elettorali.
L’inchiesta aveva ipotizzato la distrazione di circa 1,8 milioni di euro in sussidi straordinari una tantum tra il 2011 e il 2014, legati alle regionali del 2012 e alle amministrative del 2013, vinte da Rizza.
Tra gli assolti c’è anche l’attuale deputato regionale della Dc, Carlo Auteri, accusato di aver beneficiato dell’organizzazione del Carnevale 2013 con fatture gonfiate grazie all’intervento dell’allora sindaco.
Così Rizza ha commentato la sentenza: “Dedico questa assoluzione ai miei genitori che fino all’ultimo hanno sperato, anelato di poter gridare la mia innocenza.
Dedico questa mia assoluzione, ai miei straordinari figli, alla mia meravigliosa moglie, alla mia famiglia, ai miei fratelli. Dedico questa mia assoluzione ai miei amici che mi sono stati sempre vicini.
Ed infine, dedico questa mia assoluzione, senza alcun sentimento di odio, anche a tutti quelli che hanno costruito le loro carriere, sulle mie disgrazie. Dopo 13 anni , giustizia è stata fatta!!”
Arriva anche il commento di Auteri: “La Corte d’Appello di Catania ha posto la parola fine su una vicenda che per oltre dieci anni ha segnato la mia vita politica e personale.
Dal 2019 ad oggi sono stato oggetto di accuse infondate, offese e denigrazioni che hanno colpito non solo me, ma anche la mia famiglia e la mia comunità. Ho scelto di affrontare il processo a testa alta, con fiducia nella giustizia, e adesso i giudici hanno ristabilito la verità.”.
Auteri conclude sottolineando che questa assoluzione rappresenta non solo una rivincita personale, ma anche un atto di giustizia: “Invito tutti a non lasciarsi trascinare da giudizi affrettati o da chi cavalca il fango per interessi personali. La giustizia è lenta, ma arriva, e quando arriva mette il punto”.
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