L’ultima telefonata a metà luglio conclusa con un “Ti voglio bene”
La morte di Pippo Baudo ha generato dolore e tristezza in tutta Italia.
A Siracusa Baudo ha intrattenuto per tanto tempo un sincero rapporto di amicizia con Giovanni Di Lorenzo, delegato del sindaco per il quartiere Neapolis, che in questa nota lo ricorda con affetto:
“Pippo Baudo se n’é andato. L’Imperatore della TV italiana é passato a miglior vita, raggiungendo i Grandi dell’Olimpo televisivo. Da stasera sono nuovamente insieme Mike, Corrado, Enzo Tortora, Maurizio Costanzo e molti altri che la storia della TV l’hanno scritta senza format, mettendoci cuore, cervello e anima, e svolgendo un vero e proprio servizio pubblico per il nostro Paese.
Il mio rapporto con Pippo risale a vecchie amicizie familiari che ci hanno fatto reincontrare a metà degli anni novanta.
Era il Monarca, l’Autorità costituita di una TV miliardaria dove si faceva la fila per un passaggio pubblicitario o per una partecipazione ai suoi programmi.
Notoriamente pignolo ed attentissimo a forma e sostanza. Non sarebbe mai stato minimamente immaginabile – per nessuno – concordare battute e domande. Il Padrone di casa era lui e nessuno mai avrebbe conosciuto le domande che gli sarebbero state poste.
Schietto e diretto, noto per dire sempre ciò che pensava, senza timori reverenziali per nessuno. Concordo pienamente con quanto Aldo Grasso ha scritto sul Corriere. Baudo é stato per la TV ciò che la DC é stata per l’Italia.
Smessi i panni televisivi, c’era poi l’Uomo Baudo. L’uomo con i suoi timori e le sue debolezze, sempre pronto a confrontarsi ed a consigliarti; sempre pronto a parlare – senza filtri – se sapeva di potersi fidare. E tu lo sentivi forte il suo affetto, quando ti chiamava anche semplicemente per sapere come stavi o se voleva parlarti di qualcosa di personale.
Il nostro era un appuntamento telefonico terapeutico. Dovunque mi trovassi la telefonata arrivava puntuale e si parlava di tutto. Questo rito é durato per anni, finché le sue condizioni non sono peggiorate e le comunicazioni sono diminuite.
Di lui mi mancherà la schiettezza, le urla per le scelte sbagliate, l’affetto che ti circondava e ti creava attorno un’aura di sicurezza, soprattutto nei momenti più difficili che, ognuno di noi, inevitabilmente nella vita attraversa.
L’ultima telefonata, a metà luglio. Ci siamo detti molte cose ed ho concluso dicendogli quanto bene gli volessi. Anch’io ti voglio un mondo di bene, mi ha risposto. Ed é stato il nostro arrivederci.
Mi farebbe piacere che il servizio pubblico, per il quale Baudo ha speso tutta la sua vita professionale, trasmettesse in diretta i suoi funerali. Sarebbe un modo perché ogni italiano potesse ringraziare un grande siciliano che ha dimostrato che nulla, nella vita, é impossibile. Basta volerlo.
Ciao, Pippo!”
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