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Pci siracusa

Spiagge libere urbane: petizione per la tutela e contro la privatizzazione

spiagge libere

E’ stata lanciata il 2 agosto e ha già raccolto 1.453 firme

Una serie di iniziative per tutelare dalla privatizzazione le spiagge libere urbane di Siracusa: sono state messe in atto dal Partito comunista italiano del capoluogo che dai primi di maggio fa da pungolo verso le istituzioni.

Il 2 agosto scorso il componente del comitato provinciale e regionale del Pci, Vittorio Gambuzza ha anche lanciato una petizione che ad oggi ha ottenuto 1.453 firme.

“La situazione attuale – spiega Gambuzza – compromette il diritto fondamentale di tutti i cittadini a fruire del mare come un bene comune, limitando l’accesso a spazi che dovrebbero essere di tutti.

Riteniamo inaccettabile che il litorale urbano venga sottratto ai residenti, alle famiglie, agli anziani e alle persone con mobilità ridotta, che necessitano di aree libere e facilmente accessibili”.

Da qui una serie di richieste specifiche indirizzate al sindaco e al consiglio Comunale: l’impegno concreto per integrare e modificare il Pudm, facendo tornare di libera fruizione per metà della spiaggia dello Sbarcadero, mettendo in sicurezza del Moletto (“Piattaforma tuffi”), inserendo la spiaggetta di via Iceta nel piano demaniale, rendendola accessibile via terra.

Poi ancora viene chiesto che la spiaggia dell’Arenella al 65% diventi  a libera fruizione ed il restante 35% lidi e lidi per animali da compagnia; stessa richiesta per la spiaggia di Fontane Bianche.

Infine proprio per garantire il libero accesso al mare viene sollecitata la rimozione delle barriere: “Chiediamo che tutti gli accessi e/o sentieri  pedonali al mare vengano censiti, anche quelli momentaneamente non accessibili per motivi di sicurezza; e che in tutti gli accessi vengano apposte regole comportamentali”

 

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