La reazione forte del consigliere comunale Cavallaro: “Soluzione estrema, inadeguata, priva di buon senso” e dell’ex assessore Gradenigo
La proposta dell’assessore al Verde Pubblico, Luciano Aloschi in consiglio comunale sull’eliminazione dell’aiuola spartitraffico in viale Scala Greca per evitare i costi di manutenzione, hanno sollevato più di una reazione.
Una di queste è quella del consigliere comunale di FdI, Paolo Cavallaro.
“Una scelta assurda – dichiara – che dimostra ancora una volta l’approssimazione e la totale mancanza di visione di chi oggi governa la nostra città.
Togliere le aiuole – aggiunge – non significa solo risparmiare su qualche taglio, ma compromettere gravemente il decoro urbano, la vivibilità degli spazi pubblici e, soprattutto, la sicurezza dei cittadini.
Le aiuole – se curate e gestite correttamente – rappresentano un patrimonio verde fondamentale per il benessere collettivo, non un costo da tagliare con superficialità.
Questa uscita infelice – punta l’indice Cavallaro – non è che l’ennesima conferma della pessima qualità amministrativa dell’attuale Giunta, che davanti a ogni problema risponde con soluzioni estreme, inadeguate, prive di buon senso e soprattutto chiaramente improvvisate.
Chiediamo che l’assessore – invece di demolire il verde pubblico – si attivi per una gestione più efficiente e rispettosa del patrimonio cittadino. E chiediamo al Sindaco di chiarire se tali dichiarazioni siano condivise e concordate.
A questo punto – conclude Cavallaro -non resta che una sola scelta dignitosa: l’amministrazione Italia prenda atto del proprio fallimento, rassegni le dimissioni e riporti Siracusa al voto”.
A quella di Cavallaro segue la dichiarazione di Carlo Gradenigo, già assessore al verde del Comune di Siracusa: “L’esternazione di Aloschi – afferma – rappresenta solo l’ultima trovata di un’amministrazione che negli ultimi 2 anni ha cancellato la manutenzione dei giardini delle scuole comunali dal capitolato del nuovo bando del verde pubblico, che ha ignorato la necessità di inserire le “potature degli alberi” tra le mansioni della ditta che si è aggiudicata il servizio, che ha riportato l’emergenza punteruolo rosso a Siracusa.
Un ‘amministrazione – prosegue -che ha cestinato un regolamento per la sponsorizzazione delle aree verdi da parte dei privati redatto nel 2021 e mai approvato, che ha piantato 120 Aceri montani nella città più calda d’Europa bruciando un progetto da 664.000 euro per l’abbattimento delle isole di calore di piazze e scuole, che non ha messo un euro nel ripristino degli impianti di irrigazione, che ha abbattuto una pineta di 50 anni in nome della rigenerazione urbana desertificando un’area del mercatino di via Giarre”.
Indice puntato, tra le varie cose, da parte di Gradenigo sull’assenza di “strumenti programmatori come il piano del verde e di un adeguato e fondamentale piano di adattamento ai cambiamenti climatici”.
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