In mancanza di interventi rapidi e risolutivi, si annunciano azioni civili e pubbliche di protesta
Preoccupazione e contrarietà sulla probabile chiusura definitiva della Guardia Medica di Cassibile Fontane Bianche.
A lanciare l’allarme è il consigliere comunale Paolo Romano che scrive al dg dell’Asp, Caltagirone.
“Tale presidio sanitario, già attualmente operativo in modo ridotto (circa al 50% delle sue potenzialità) – afferma – rappresenta l’unico punto di riferimento sanitario territoriale per oltre 7.000 residenti, oltre ai numerosi turisti presenti durante i mesi estivi.
La chiusura del servizio – prosegue – in assenza di una prevista Casa di Comunità nel territorio di Cassibile Fontane Bianche, comporterebbe una totale assenza di assistenza sanitaria di base e in emergenza, con gravi rischi per la salute e la sicurezza pubblica, nonché un ulteriore sovraccarico del Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I di Siracusa e di Avola”.
Da qui la richiesta di ripristino immediato e totale del servizio di Guardia Medica; l’inserimento della frazione nel piano territoriale di distribuzione delle Case di Comunità; la convocazione urgente di un tavolo di confronto con i rappresentanti delle istituzioni e i cittadini per individuare soluzioni concrete.
In mancanza di interventi rapidi e risolutivi, la comunità si riserva il diritto di attivare azioni civili e pubbliche di protesta a tutela del diritto alla salute.
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