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Respinti gli ordini del giorno sull’emergenza caldo: il disappunto del Pd

ordini del giorno

Per tutelare concretamente la salute dei cittadini e dei lavoratori

Disappunto del gruppo consiliare del Pd per la bocciatura, avvenuta ieri in Consiglio Comunale, di due ordini del giorno volti a tutelare concretamente la salute dei cittadini e dei lavoratori di fronte all’emergenza caldo e al crescente impatto delle ondate di calore sul nostro territorio.

Il primo ordine del giorno chiedeva al Sindaco di Siracusa di emettere un’ordinanza restrittiva per l’interruzione delle attività lavorative nei settori più esposti (edilizia, agricoltura, florovivaismo, metalmeccanico e affini) in caso di condizioni climatiche estreme, utilizzando il bollettino Worklimate, finanziato nell’ambito del bando BRIC INAIL 2019 e già operativo per la valutazione dello stress termico, senza la discrezionalità del parametro “esposizione al sole”.

“Questo strumento, più restrittivo rispetto all’ordinanza della Regione Siciliana – scrivono i consiglieri – avrebbe permesso al Comune di Siracusa di esercitare la propria autonomia per garantire davvero la salute dei lavoratori”.

Il secondo ordine del giorno proponeva di avviare un piano comunale per la gestione delle emergenze climatiche, in collaborazione con Asp, Protezione Civile e Prefettura, includendo linee guida per la sospensione o rimodulazione delle attività lavorative esterne nei periodi più critici; l’attivazione di spazi di ricovero temporaneo per le persone senza fissa dimora, con acqua, generi di prima necessità e monitoraggio sanitario; una campagna di informazione pubblica accessibile e multicanale, con istruzioni pratiche, aggiornamenti meteo e segnalazione dei punti di ristoro
climatico; azioni di adattamento climatico urbano: mappatura delle isole di calore, piantumazione di alberi, riqualificazione di spazi pubblici ombreggiati e revisione dei regolamenti edilizi e dei cantieri estivi in chiave di sostenibilità termica.

“Il riscaldamento globale e l’aumento delle ondate di calore – spiegano i consiglieri – sono una realtà che colpisce duramente Siracusa e la Sicilia, con conseguenze gravi sulla salute pubblica, sulla qualità della vita e sulla sicurezza dei lavoratori”.

“Riteniamo grave l’esito della votazione – commentano Salvo Carnevale ed Eleonora Barbagallo, rispettivamente segretario della Fillea Cgil Sicilia e segretaria generale della Fillea Cgil Siracusa – poiché a una legittima istanza di correzione delle storture dell’ordinanza regionale, fatta di osservazioni, confronto e dati, abbiamo assistito, almeno nel Comune di Siracusa, a una risposta svogliata, disattenta, superficiale e, soprattutto, negativa.

Nessuno ha ritenuto di entrare nello specifico del tema caldo, che ormai da anni si è imposto nell’agenda di tutti, soprattutto grazie alla Fillea Cgil, per capire cosa funzioni ma, soprattutto, cosa non stia funzionando dell’ordinanza regionale”.

Carnevale e Barbagallo proseguono: “Certamente, una nuova ordinanza regionale ha di positivo il fatto di riproporsi e sta diventando un argomento ordinario. E poi perché, gradualmente, impone in maniera sempre più ampia una riflessione sull’organizzazione del lavoro. Inoltre, imporrebbe controlli più ampi da parte delle polizie. Non funziona, invece, la libera discrezionalità sulla valutazione della pubblica utilità e si presta a strumentalizzazioni troppo frequenti l’accezione dell’esposizione al sole, che non ha alcun senso giuridico e nessuna connessione col generale orientamento di Inps, Inail e delle normi conseguenti”.

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