L’iniziativa dei componenti della Direzione regionale del partito va nel segno dellaricomposizione unitaria
“La ricomposizione unitaria del Pd passa da un atto di generosità e di rinuncia da parte di due candidati alla segreteria comunale del partito, per condividere insieme una candidatura terza, con una sintesi delle due mozioni presentate”.
A dirlo sono i componenti della Direzione regionale Salvo Adorno, Cristina Chindemi, Davide Fronterrè, Salvo Genovese, Bruno Marziano, Massimo Milazzo, Glenda Raiti e Francesca Silluzio.
Questo passo in un quadro veramente unitario con la minoranza:”riconciliando politicamente una candidatura terza direttamente con l’attuale presenza nella segreteria provinciale e nella maggioranza dell’assemblea provinciale, coinvolgendo tutte le espressioni plurali, incluso il contributo delle democratiche e dei democratici più giovani presenti negli organismi.
Non mancano certo personalità che, per entusiasmo, passione, militanza, esperienza, profilo professionale, maturità politica, possano ricoprire egregiamente questo ruolo.
Da parte nostra – viene assicurato – siamo pronti ad accettare proposte di nominativi all’interno della maggioranza congressuale, che oltre ad essere presenti nella segreteria Gerratana, siano stati proposti da sostenitori di Alessandro Dierna nell’assemblea provinciale, che abbiano sostenuto la candidatura a segretario cittadino di Alessandro Dierna.
Non mancano personalità qualificate che possano racchiudere l’insieme di queste caratteristiche. Tra queste, vi è, ad esempio, quella del dott. Vincenzo Costa, ove lo stesso fosse disponibile, o di altri e altre militanti con qualificato profilo assimilabile, da invitare insieme caldamente e da incoraggiare a dare un contributo importante per l’unità del Partito.
Una candidatura terza, con le caratteristiche sopra enucleate, da individuare e condividere assieme – viene evidenziato – permetterebbe di ricostruire una composizione unitaria in città.
Se esiste una residua volontà di preservare la maggioranza congressuale provinciale o di costruire coraggiosamente un nuovo quadro veramente unitario con il coinvolgimento della minoranza, non lo si possa fare con ballottaggi definitivamente divisivi, né con tentativi di nuove maggioranze spurie a tavolino, né con esclusivi caminetti di ribilanciamento e riequilibrio tra quanti fino a qualche mese fa si erano già solennemente impegnati a condividere una proposta ampiamente maggioritaria nel capoluogo come nella provincia.
Servono, invece, sinceri, generosi, trasparenti e concreti passi in avanti, come quelli qui sommariamente tracciati, con il contributo e il buon senso di tutte e di tutti.
Affidiamo questa proposta al segretario provinciale – concludono – affinché voglia presto condurre un’iniziativa in tal senso”.
© E' VIETATA LA RIPRODUZIONE - TUTTI I DIRITTI RISERVATI