Oggi si presenta come una landa desolata con arbusti secchi e sentiero impraticabile
Il giardino mediterraneo impiantato al castello Maniace in occasione del G7 non esiste più, o perlomeno è seccato per mancanza di cure dedicate.
A denunciarlo è l’associazione ambientalista Natura Sicula: “Non è stata prevista la copertura finanziaria per curarlo – afferma il presidente Fabio Morreale – E difatti oggi è tutto secco.
Per farlo impiantare – aggiunge – scomodarono il personale della ex forestale, distraendolo dalle mansioni ordinarie di gestione delle riserve naturali e dei demani forestali.
Nelle intenzioni – prosegue Morreale – il giardino doveva valorizzare lo spazio pianeggiante antistante al castello
Maniace, originariamente fossato di separazione tra la fortezza e l’isola di Ortigia”. Nei fatti è tutto abbandonato, e le piante sono morte.
Il giardino di arbusti mediterranei (timo, palma nana, mirto, alloro, lentisco, fillirea, melograno, salvia, maggiorana, alaterno, rosmarino, ecc.) – riferisce ancora il presidente di Natura Sicula – si presenta come una landa desolata, con piante selvatiche secche e talmente alte che rendono il sentiero impraticabile, e le panchine di legno inutilizzabili.
Il giardino doveva essere normalmente fruibile attraverso un percorso didattico destinato a gruppi organizzati e a scolaresche, ma niente di tutto questo è stato fatto e il giardino mediterraneo – conclude Morreale – è diventato solo il cimitero degli arbusti mediterranei del G7”.
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